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I nostri progetti

Dal 2019 ad oggi abbiamo accolto in laboratorio tanti migranti e avviato diversi progetti, alcuni dei quali costantemente attivi. 

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#cucirelaccoglienza

I nostri corsi di taglio e confezione accolgono da anni migranti sul territorio con l'obiettivo di offrire una formazione professionale. 

Ultimo progetto svolto #cucirelaccoglienza2023: un laboratorio che ha unito donne straniere in un percorso di formazione sartoriale quale strumento di socializzazione, inclusione, valorizzazione della persona, con il contributo del Comune di Quartu S. Elena - Assessorato alle politiche sociali e generazionali.

02

Rinforzi

Nel lessico sartoriale, tutto il materiale usato nei capi per dare sostegno nei punti cruciali, punti sottoposti facilmente all’usura e che tramite questi rinforzi diventano più resistenti e duraturi.

Il progetto offre l’opportunità a richiedenti asilo e rifugiati di realizzare capi d’abbigliamento con i materiali offerti dal laboratorio.

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03

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Twisted

Twisted significa intreccio e vuole definire l’incontro di più talenti: l’illustrazione e il cucito. Nel periodo della pandemia che ha costretti alla distanza, queste borse sono state una visione sul futuro, il desiderio di portare avanti un progetto di integrazione, superando ogni restrizione. Distanti ma intrecciati, in una rete di solidarietà e creatività.

 

Illustrazione
Omar Samba
Ideazione e creazione
Studentesse del settore moda dell'Istituto Professionale S.Pertini, classe 4°B TS

04

Reloved

Rimettiamo in circolo capi "difettosi" che l'associazione Cuoremondo riceve in dono, a seguito di un processo di restyling. Decidendo di riparare un abito sfidiamo il sistema: riparare un oggetto equivale a sostenere la qualità invece che la quantità.

Introducendo nuove abitudini che riducono il nostro impatto sul pianeta, sfidiamo anche il nostro stile di vita, perché raddoppiare la durata dei capi d'abbigliamento riduce l'impatto inquinante che la produzione ha sull'ambiente. 

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05

Oltre ogni muro un volto

Progetto finanziato dalla Fondazione Migrantes, in partenariato con la CMV Per, la Casa Circondariale di Uta, il Comune di Quartu S. Elena. 

Grazie a una formazione di 60 ore due migranti sul territorio hanno realizzato le loro personali wardrobe collection e una collezione circolare

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ubuntu

Ubuntu è un'espressione in lingua bantu che significa benevolenza verso il prossimo. È una regola di vita basata sulla compassione, il rispetto dell'altro. L'ubuntu è un'etica che esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l'umanità intera, un desiderio di pace.

La Ubuntu minicollection è realizzata a quattro mani da Ebrima Sanneh (Gambia) e Diarra Kouroma (Guinea). È frutto di una miscela tra l'Africa e la Sardegna: le stampe coloratissime tipiche del tessuto wax, Africano, si mixano alla bisaccia, tessuto tipico della tradizione Sarda usato storicamente per realizzare sa bèrtula, accessorio impiegato dal pastore per il trasporto dei viveri durante la transumanza.

Ogni capo è unico, realizzato con tecniche artigianali e prestando attenzione alla scelta dei materiali e alla riduzione dell’impatto ambientale.

Le crochet t-shirts sono ciascuna un pezzo unico grazie ai taschini realizzati artigianalmente dalle donne dell'Associazione Capelvenere, cuciti sulle magliette nel laboratorio La Matrioska, da Takiou (Togo).

Progetto finanziato da Fondazione Migrantes, svolto in partenariato con la Comunità Missionaria di Villaregia e la collaborazione dell'Associazione Capelvenere.

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